14 feb 2017

Jardí vertical calidoscòpic - Girona Temps de Flors 2017

Quest'anno siamo contenti di tornate a partecipare al Girona Temps de Flors 2017 con l'istallazione florale: Jardí Vertical Calidoscòpic

In questa 62ª edizione dell'evento, che avrá luogo dal 13 al 21 maggio, presentiamo nella piazza Sant Domènec di Girona un giardino verticale che interattua con i visitatori. Nella parete in legno si collocano delle scatole magiche con dei caledescopi che fragmentano l'immagine delle le piante florali.

Qui il link del video con la proposta di progetto presentata. Vi aspettiamo!!!


Aquest any estem feliços de tornar a participar al Girona Temps de Flors 2017 amb la instal·lació Jardí Vertical Calidoscopi. Us esperem a la plaça Sant Domenec de Girona del 13 al 21 de maig!
 
DESCRIPCIÓ DE LA PROPOSTA

Jardí vertical calidoscòpic, es una instal·lació que vol crear una interacció amb la gent que la visita. Demana que la gent sigui participativa.
Jardí vertical calidoscòpic, es un mur amb dues cares diferenciades però que s’interrelacionen entre elles.
La cara de davant es un jardí vertical verd on sobresurten unes caixes màgiques, dins de les quals hi han plantes florals que es veuen reflectides un i mil cops, gràcies a que les parts interiors de les caixes estan folrades d'un material similar als miralls.
La cara posterior es un parament folrat de taules de fusta, on es remarquen les caixes màgiques, que travessen el mur. En aquesta cara sobresurten, just on es remarquen les caixes, uns calidoscopis que ens permetran gaudir de l'espectacle de la desfragmentació de les plantes florals situades dins les caixes en l'altra banda. En l’espai remarcat de les caixes també sobresurten unes rodes que ens permetran fer girar les plantes florals.
 
Les caixes màgiques, per tant, travessen el mur sent enrasades a la cara posterior y sobresortint a la cara del jardí vertical. Aquestes caixes alberguen les plantes florals, els calidoscopis i uns mecanismes amb un sistema de politges i corretges, amb els quals, girant unes rodes amb la ma, es farà girar les plantes florals. L’alçada de les diferents caixes s’ha estudiat per tal que els calidoscopis queden a diferents alçades i, tant nens com adults, puguin mirar per ells.
 
Es produeix per tant una interacció entre les dues cares del mur, ja que per una banda, la gent que estigui mirant pels calidoscopis farà girar, amb les seues pròpies mans, les plantes florals situades a l’altra banda del mur. I per l’altra, la gent que estigui mirant el jardí vertical, vorà com aquestes plantes de cop i volta comencen a girar i a crear uns reflexos a dintre de les caixes màgiques.
 
L’estructura principal del mur està construïda amb fusta, al igual que les caixes màgiques.

El jardí vertical està conformat en la part baixa(horitzontal) amb plantes de lavanda i la part alta (vertical) amb plantes de romaní, jugant així amb dos verds, un més clar i un més fosc. I combinant el tons blaus i liles de les seues flors. Les plantes florals situades ales caixes seran amb flors de colors grogs, vermells i taronges per tal de crear un contrast amb la resta.


 
Vista frontal i lateral del mur.
 
       
Diferents vistes de plantes des d'un calidoscopi.








7 ott 2016

Le 5 case realizzate per "Foresta" - Terni Festival 2016

Cinque case tra i rami, cinque artisti, un progetto.
Foresta: tra arte e rigenerazione urbana
Settembre 2016 al Caos- Certo Arti  di Terni. 

Le interviste ai gruppi partecipanti 

Cloudster 
di  Equalogical Lab
















Casa Peter Pan
di  Valeria Poggiani,Simone Picano, Mauro Poggiani













 




Lampiride 
di Zapoi
     


Geo-desto il nido modesto 
di Falegnameria Fa.Sa.



Ottavia
di Jacob Dench, Dario Sanchez e Chris Pugsley









18 ago 2016

TENSEGRITY PAVILLION - IFAC 2016

Dal 16 al 25 saremo presenti a Almerìa con uno dei workshop per IFAC2016 - INTERNATIONAL FESTIVAL OF ART AND CONSTRUCTION. Equalogical Lab partecipa con Tensegrity Pavillon, insieme a un'offerta totale di 20 workshop che si svilupperanno in conteporanea nella localitá di Los Baños de la Sierra de Alhamilla. 



Tensegrity Pavillon rappresenta una rete di culture che si incontrano. Una struttura leggera e flessibile, è realizzabile facilmente, con un minimo di attrezzature e materili: offre l'opportunità di rendere il processo costruttivo un momento di condivisione di soluzioni comuni. Attraverso la leggerezza dei cavi, la snellezza della tubi di bambú e il cambiamento continuo tra luce e ombra, crea uno spazio che dissolve il limite tra interno ed esterno.  Il padiglione offre l'opportunità di sperimentare con nuovi modelli per gli spazi abitativi. La struttura nata dall'unione di sistemi in tensegryti con le tensostrutture. Le tensegrity sono utilizzate per gli elementi verticali e sono formate da elementi resistenti alla compressione (tubi) interconnessi in un rete di cavi. La tensostruttura, ispirata alle ragnatele, viene creata facendo girare una rete di cavi nello spazio e chiude l'area padiglione.



Il festival alla sua quinta edizione riunisce artisti e architetti, creatori e artigiani, ricercatori e studenti provenienti da tutto il mondo, per esplorare insieme contemporaneità in ambienti rurali. Questo festival nomade, scintillante e riflessiva, si sviluppa durante 10 giorni di workshop, discorsi, installazioni, musica, cibo e ha lo scopo di condividere informazioni e scoprire le risposte ai problemi contemporanei.

Per informazioni sui diversi whorkshop: http://www.ifac2016.com/workshops/
Iscrizioni e partecipazione a: http://www.ifac2016.com/tickets/



3 ago 2016

Una sfera reciproca sostenuta da una tensegrty per il Ternifestival 2016

Questa primavera il Ternifestival 2016 ha lanciato un concorso per la realizzazione di cinque case sugli Alberi da destinare a residenza temporanea per artisti. Il concorso rientra nel progetto Foresta nato da un’idea di Leonardo Delogu (www.casadom.org) e Indisciplinarte e si svilupperà in due anni, nel corso delle edizioni di Ternifestival 2016 e 2017.

Il Progetto Foresta.
A partire dalla prossima edizione di Ternifestival dal 16 al 25 settembre 2016, quindi, cinque artisti nazionali ed internazionali verranno chiamati ad abitare cinque case sugli alberi e a elaborare un progetto artistico con l’obiettivo di indagare e promuovere la relazione tra produzione artistica, sfera pubblica, e rigenerazione urbana. Per questo motivo il Ternifestival ha invitato architetti, artigiani ,makers, in forma singola o collettiva, alla progettazione e alla realizzazione dell’opera. Equalogical lab ha risposto con la proposta di una sfera reciproca sorretta da un “cavalletto” in tensegrity.
Le case si costruiranno all'interno di CAOS - Centro per le Arti Opificio Siri - un centro culturale dedicato alla fruizione delle arti e alla produzione creativa.
 
Parametri progettuali
Il progetto della casa deve rispettare i seguenti parametri:
non gravare con il proprio peso sulla struttura dell’albero, e non ledere in alcun modo le strutture dell’albero;
garantire la sicurezza e la durata della struttura sia per l’artista che per i visitatori durante l’allestimento;
garantire una confortevole abitabilità per un ospite per quanto riguarda il dormire e lo studio;
utilizzare solo materiale di facile smaltimento e possibilmente per la maggior parte biodegradabile.
Il bando specificava anche che sarebbero stati favoriti i progetti che prevedevano il coinvolgimento della comunità locale nella fase di costruzione.
La risposta di Equalogical Lab
La risposta è stata per Equalogical Lab abbastanza semplice. In questi anni, infatti, la nostra ricerca ed esperienza si è orientata su alcuni principi che facilmente si potevano adattare alla “open call” indetta da Ternifestival e in particolar modo su: strutture leggere e sicure, utilizzo di materiale facile da smaltire e biodegradabile, il coinvolgimento della comunità locale nella fase di costruzione. La sensibilità del gruppo verso la produzione artistica, la natura e l’innovazione tecnologica dell’architettura ha fatto il resto.

Equalogical Lab individuato nell’archetipo della struttura reciproca una geometria in grado di rappresentare e interpretare la complessità della natura e del suo rapporto con l’uomo e l’arte. Questa intuizione non risiede solo nell’aver visto in questo sistema la stessa ricchezza geometrica della natura che ci circonda ma anche nell’aver giudicato lo spazio sferico che la struttura circoscrive come quello che meglio consente all’artista di sentirsi al centro delle cose, di avvertire chiaramente il rigore della natura, la sua armonia e la sua bellezza.
La struttura reciproca poggerà su una struttura integro-tesa (tensegrity). Con questo sistema di ancoraggio a terra, si ottiene una buona resistenza alle sollecitazioni esterne della struttura abitativa, senza gravare sull’albero o sulle sue radici. Sia la struttura reciproca della casa, sia la tensegrity sono caratterizzate da indubbia versatilità e leggerezza, due caratteristiche che consentono sia di ottimizzare il materiale all’interno della struttura sia di adoperare modalità costruttive orientate verso forme di auto-costruzione che utilizzano materiali naturali e riciclati.
Ambedue i sistemi sono completamente autoportanti, smontabili e riciclabili. La tecnologia semplice e a basso costo dei due sistemi costruttivi, rende possibile la costruzione da parte di persone prive di una specifica professionalità. I diversi momenti di costruzione caratterizzati spesso da gesti iterativi e ripetitivi permette di coinvolgere non solo adulti ma anche ragazzi in età scolare.
Per garantire alla struttura abitativa la giusta flessibilità e resistenza (alla rottura e alla trazione) la cupola sarà costruita con aste di legno delle dimensioni massime di 120 centimetri di lunghezza e un diametro di 3/5 centimetri. La struttura reciproca si sviluppa per triangoli garantendo la stabilità e la indeformabilità dell’insieme mentre il sistema di unioni con fascette metalliche permetterà alla cupola di adattarsi alla morfologia dell’albero.
La struttura reticolare sarà rivestita da due strati di teli. Uno strato esterno formato da teli impermeabili (provenienti dal riciclo di vecchi teloni di furgoni, di vele di barche dismesse, o da tende da sole) e il secondo collocato internamente formato da stoffe naturali traspiranti (cotone). Il rivestimento formato da spicchi facilmente gestibili per dimensione e forma, sarà unito alla struttura a mezzo di bottoni automatici.
Il solaio realizzato con tavolato in legno avrà la forma di un poligono a 12 lati. Le dimensioni sono assimilabili a quelle di una circonferenza con un diametro di 3,20 m, per una superficie approssimata di 8,00 m2.
La tensegrity avvolgerà interamente il tronco senza gravare sulla struttura dell’albero e verrà correttamente ancorata a terra. La tensegrity sarà costituita da 6 o 10 aste di legno di circa 4,00 m di lunghezza per una sezione di 6/8 cm (il numero preciso delle aste così come la loro lunghezza e il loro spessore dipenderanno dall’albero). Gli elementi compressi in legno saranno tenuti tra loro all’interno di una rete tesa di cavi risolvendo così al proprio interno tutte le relazioni di forza. 
Grazie alle loro caratteristiche geometriche e strutturali, i due sistemi costruttivi - nonostante la loro estrema leggerezza- sono in grado di sopportare carichi molto elevati conferendo uno spazio aperto e flessibile, senza l’uso di travature o altri elementi pesanti.

7 lug 2016

“D’ Ada Zoo” Roma incontra il mondo 2016.Villa Ada Roma

Dal 30 giugno fino a metà agosto troverete i nostri arredi a Villa Ada / Roma Incontra il mondo 2016.
Il progetto “D’ Ada Zoo” propone una serie di arredi da esterni che, per la loro forma, ricordano alcuni animali acquatici.


 La anchoa, la anguila, la estrella e sono le tre creature che popolano l’ isola di Villa Ada per accogliere gli spettatori del Festival “Roma incontra il mondo 2016”. Il progetto nasce dalla collaborazione con Riscarti, che propone la realizzazione di tavolini e panchine attraverso il riuso dei sedili arancioni degli autobus romani. La forma curva dei sedili e la sua resistenza hanno suggerito usi differenti. 


Nel caso dell’ Anchoa (Acciuga) il sedile viene riutilizzato come seduta per una poltroncina con struttura in legno. La Anguila (anguilla) si forma attraverso il ribaltamento del sedile che diventa la base di una panca. Il piano di seduta, in legno, è trapezoidale, forma che permette di aggregare i vari moduli in disposizioni sinuose che imitano il movimento dell’ anguilla. La Estrella (stella) può essere utilizzata sia come tavolo che come panca collettiva. È formata da cinque sedili ribaltati che, disposti uno di seguito, formano le braccia della stella. Il piano è realizzato da un pannello di legno sagomato seguendo la forma dei sedili.














Per saperne di più qui il link dell'evento su Facebook: