10 nov 2014

I TRE PORCELLINI E IL LUPO - rivisti e corretti





In prossimità di un bosco vivevano tre porcellini che, per mettersi al sicuro da un certo lupo feroce che abitava nei paragi, avevano deciso di costruire tre case.


Il primo porcellino si procurò calce e mattoni e iniziò a costruire la propria casa. Lavorò duramente e per molto tempo perché si sa, lavorare con la calce e i mattoni è tutt’altro che facile. Ma era un porcellino volenteroso e aveva un sogno: costruirsi una gran bella casa. Perciò, ben presto, riuscì a finirla.
Un giorno però, rientrando dal mercato, ebbe una brutta sorpresa: accanto alla sua casa c’erano delle ruspe…


E sì, la paura del lupo era stata tale e tanta che il porcellino aveva dimenticato di controllare se lì, in prossimità del bosco, poteva essere costruita una casa in calce e mattoni di quelle dimensioni. Il povero porcellino non poté molto contro l’ordinanza e, tutto sconsolato, se ne partì per andare a trovare il secondo porcellino.
Aveva saputo che lui, più attento a certi regolamenti, aveva costruito una casa in legno. Non era di certo così grande come la sua, ma sicuramente non gli avrebbe negato ospitalità. La casa del secondo porcellino ricordava un po’ i vecchi rifugi di montagna: era tutta costruita in legno, in ogni sua parte.


Ma quale non fu la sua sorpresa quando, arrivato in prossimità della casa di legno, vi trovò suo fratello tutto intento a verniciare e chiodare tavole.
“Ciao fratellino, ma ancora non hai finito di costruire la tua casa?” chiese il primo porcellino al secondo.
“Ma sì che ho finito” gli rispose quello, “solo che la neve questo inverno è stata tanta, il gelo ha rovinato le tavole ed ora mi ritrovo a dover risistemare tutto!”
“Oh fratello, almeno tu hai ancora una casa, non sai cosa è successo a me…” e il primo porcellino gli raccontò la sua triste avventura.
La mattina dopo i due fratelli si alzarono di buon’ora: avevo deciso di andare a trovare il loro terzo fratello. Avrebbero dovuto camminare un po’ perché lui aveva deciso di costruire la casa un po’ più in là, quasi dentro il bosco. “Mi piacerebbe costruire una casa senza chiodi né viti, proprio come quella dei castori” aveva detto.
Arrivarono a casa del terzo porcellino che era quasi tramontato il sole. Bussarono e il terzo porcellino andò ad aprire la porta. Ovviamente dopo aver chiesto “chi era”: sapeva bene che da quelle parti c’era il lupo…
Si sentì felice quando riconobbe la voce dei due fratelli e fu ben contento di ospitarli, gli offrì un bel tè caldo e cominciarono a chiacchierare.


“Ma non hai paura del lupo?” gli chiese ad un tratto il primo porcellino, che da quando era entrato non faceva altro che osservare la casa tutta costruita con rami, foglie e fango.
“Certo che ho paura del lupo” gli rispose, “per questo ho costruito così la mia casa. Ho pensato: se la casa dei castori resiste alle correnti dei fiumi, agli orsi, alle linci, vuoi che non resista al lupo?”