Ci sono gesti che non si
dimenticano mai, gli anni possono passare senza darti la possibilità di
rifarli, ma quando ti vengono richiesti, sei capace di rifarli come se,
dall’ultima volta invece che anni fossero passati minuti o, al più, giorni. Uno
di questi gesti, pare sia l’andare in bicicletta: una volta imparato non lo
dimentichi più. Un’altro è, di sicuro, il movimento che fanno le mani che
aprono un tensore.
Ci sono sensazioni che non si
dimenticano mai, e possono passare anni prima di riviverle, ma poi ti ritrovi
con il naso all’insù a disegnare con il dito una linea invisibile nello spazio
di cielo tra i rami, proprio come se stessi continuando il disegno che anni
prima facevi in un altro cielo.
E ci sono persone che non potrai
mai dimenticare e che per fortuna decidi di rincontrare. Possono essere
cresciute (anche di numero, intendo), ingrassate o dimagrite, ma le ritrovi sempre,
e sempre con tutte loro sarai capace di parlare di cose anche molto complesse,
passate, presenti e future, tanto
più che il vino bianco disseta e scioglie la lingua.
Ci sono gesti, ci sono sensazioni,
ci sono persone...
E c’è un gruppo che sperimenta
nuovi modi di fare: l’architettura è il nostro linguaggio, la sostenibilità
l’interesse che ci accomuna.
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