Prima, cavi che si ingarbugliano, pali che cascano da tutte le parti. Le linee si confondono davanti agli occhi e bisogna legare e slegare e rilegare il cavo da una estremità all’altra del palo.
Allora nel proprio intimo uno fa un atto di fede: hai letto che la regola è tre cavi per ogni vertice? applicala!!!. Gli occhi continuano a confondersi, ma qualche palo con tre cavi sembra funzionare. Ancora più fede.
Poi il miracolo. Con l’ultimo cavo il solido, ancora molto traballante e bisognoso di sostegno, prende vita. La finale danza rituale attorno alla creatura per tirare uno ad uno i cavi. E voilà. La struttura integra tesa ha conquistato d’un colpo stabilità e resistenza.
Ogni volta è lo stesso: se non ci credi, non sta in piedi.
Allora nel proprio intimo uno fa un atto di fede: hai letto che la regola è tre cavi per ogni vertice? applicala!!!. Gli occhi continuano a confondersi, ma qualche palo con tre cavi sembra funzionare. Ancora più fede.
Poi il miracolo. Con l’ultimo cavo il solido, ancora molto traballante e bisognoso di sostegno, prende vita. La finale danza rituale attorno alla creatura per tirare uno ad uno i cavi. E voilà. La struttura integra tesa ha conquistato d’un colpo stabilità e resistenza.
Ogni volta è lo stesso: se non ci credi, non sta in piedi.