Il video è molto bello, è possibile vederlo in lingua tedesca o francese, noi ve lo (ri)raccontiamo in italiano qui sotto, ma mi raccomando prima vedete il video qui!
Anna è nata a Berlino est e precisamente nel quartiere di Friedrichshain, un quartiere oggi molto in auge ma assai diverso da quello che era una trentina di anni fa. Gli edifici tipici della zona, in cui Anna e la sua famiglia vivevano, erano quelli costruiti all'inizio del '900 con appartamenti dai soffitti alti (3.50 metri) e adornati di stucchi, ma fatiscenti. Il bagno era ubicato nel cortile esterno (abbastanza scomodo sopratutto per chi viveva al quinto piano), e il riscaldamento dell'intero appartamento era affidato a una stufa a carbone (di solito ricoperta di piastrelle di ceramica che si surriscaldava quando era in funzione ma che era del tutto insufficiente a riscaldare un intero ambiente durante i freddi inverni berlinesi). Per questo motivo la famiglia di Anna decide di candidarsi per ottenere un appartamento all'interno di uno dei nuovi edifici che la DDR stava costruendo in quegli anni. Dopo un'attesa di quattro anni Anna e la sua famiglia si trasferiscono quindi a Marzhan.
Oggi Marzhan è conosciuta per essere uno dei quartieri più tristi di Berlino, ma durante la DDR Marzhan era visto come il paradiso terrestre.
All'indomani della seconda guerra mondiale la Germania tutta e Berlino in particolare, si trova a dover fronteggiare la penuria di abitazioni a causa della distruzione bellica. Il regime socialista fa di questa emergenza un tema politico e di propaganda e inizia a proporre il suo modello abitativo: il plattenbau, edifici realizzati con sistemi a blocchi prefabbricati. Siamo negli anni '70 del '900 quando la DDR inizia a realizzare le serie di Plattenbau denominati WBS 70 (che sta per "WohnungsBauSerie", cioè "Appartamenti in serie" e dove '70 sta per 1970). Esistono molti altri modelli di edifici: Q3A, P2, QP64,.. ma tutti hanno le loro origini nel WBS 70.
Il WBS 70 è realizzato a partire da un modulo quadrato che misura 1.20 X.20 metri, gli edifici possono essere alti 5, 6 o 1 piani. I marcapiani in facciata di solito sono colorati in generale di arancione. Ovviamente il costo di costruzione di questi edifici è molto basso, così come la loro realizzazione è molto semplice e veloce: una volta fatte le fondazioni l'edificio poteva essere realizzato in 18 ore. Naturalmente questo comportava una certa monotonia edilizia tanto è vero che questi edifici sono tutt'ora riconoscibilissimi e identici tra loro in tutte le aree ex DDR della Germania.
Quando Anna si è trasferita nel suo nuovo appartamento di 90 mq, lei e la sua famiglia erano davvero felici perché questo significava:
- una cucina incassata e completa
- il riscaldamento centralizzato
- un bagno (all'interno dell'appartamento) provvisto di acqua calda e wc.
In più ogni due-tre blocchi c'era: un asilo, uno studio medico, un centro alimentare.
Anna e la sua famiglia erano molto invidiati dai vecchi vicini di Friedrichshain!
Poi il muro cade, e la gente a ovest ride dei plattenbau costruiti dalla DDR: li chiama "Arbeiterschliessfach" cioè "armadietti per lavoratori" oppure "Wohnklo mit Kochnische" qualcosa come "Appartamento-cesso con cucinicno". In questi ultimi anni i plattenbau sono entrati a far parte di un programma di risanamento e oggi non è più considerato così drammatico viverci dentro, uno perché sono economici e due perché "fa figo" vivere in un autentico Plattenbau firmato DDR!
Nota: quanto scritto è raccontato nel video già citato ma non è una traduzione letterale. Noi dei plattenbau di Berlino ne abbiamo già parlato in questo post: Le risposte della città: la bellezza di Berlino.