Questa primavera il Ternifestival 2016 ha lanciato un concorso
per la realizzazione di cinque case sugli Alberi da destinare a residenza
temporanea per artisti. Il concorso rientra nel progetto Foresta nato da un’idea
di Leonardo Delogu (www.casadom.org) e
Indisciplinarte e si svilupperà in due anni, nel corso delle edizioni di
Ternifestival 2016 e 2017.
Il Progetto Foresta.
A partire dalla prossima edizione di Ternifestival dal 16
al 25 settembre 2016, quindi, cinque artisti nazionali ed internazionali
verranno chiamati ad abitare cinque case sugli alberi e a elaborare un progetto
artistico con l’obiettivo di indagare e promuovere la relazione tra produzione
artistica, sfera pubblica, e rigenerazione urbana. Per questo motivo il
Ternifestival ha invitato architetti, artigiani ,makers, in forma singola o
collettiva, alla progettazione e alla realizzazione dell’opera. Equalogical lab
ha risposto con la proposta di una sfera reciproca sorretta da un “cavalletto”
in tensegrity.
Le case si costruiranno all'interno di CAOS - Centro per le Arti Opificio Siri - un centro culturale dedicato alla fruizione delle arti e alla produzione creativa.
Parametri progettuali
Il progetto della casa deve rispettare i seguenti
parametri:
non gravare con il proprio peso sulla struttura dell’albero,
e non ledere in alcun modo le strutture dell’albero;
garantire la sicurezza e la durata della struttura sia
per l’artista che per i visitatori durante l’allestimento;
garantire una confortevole abitabilità per un ospite per
quanto riguarda il dormire e lo studio;
utilizzare solo materiale di facile smaltimento e
possibilmente per la maggior parte biodegradabile.
Il bando specificava anche che sarebbero stati favoriti i
progetti che prevedevano il coinvolgimento della comunità locale nella fase di
costruzione.
La risposta di Equalogical Lab
La risposta è stata per Equalogical Lab
abbastanza semplice. In questi anni, infatti, la nostra ricerca ed esperienza
si è orientata su alcuni principi che facilmente si potevano adattare alla “open
call” indetta da Ternifestival e in particolar modo su: strutture leggere e
sicure, utilizzo di materiale facile da smaltire e biodegradabile, il
coinvolgimento della comunità locale nella fase di costruzione. La sensibilità
del gruppo verso la produzione artistica, la natura e l’innovazione tecnologica
dell’architettura ha fatto il resto.
Equalogical Lab individuato nell’archetipo della struttura reciproca una
geometria in grado di rappresentare e interpretare la complessità della natura
e del suo rapporto con l’uomo e l’arte. Questa intuizione non risiede solo
nell’aver visto in questo sistema la stessa ricchezza geometrica della natura
che ci circonda ma anche nell’aver giudicato lo spazio sferico che la struttura
circoscrive come quello che meglio consente all’artista di sentirsi al centro
delle cose, di avvertire chiaramente il rigore della natura, la sua armonia e
la sua bellezza.
La struttura reciproca poggerà su
una struttura integro-tesa (tensegrity). Con questo sistema di ancoraggio a
terra, si ottiene una buona resistenza alle sollecitazioni esterne della struttura
abitativa, senza gravare sull’albero o sulle sue radici. Sia la struttura
reciproca della casa, sia la tensegrity sono caratterizzate da indubbia
versatilità e leggerezza, due caratteristiche che consentono sia di ottimizzare
il materiale all’interno della struttura sia di adoperare modalità costruttive
orientate verso forme di auto-costruzione che utilizzano materiali naturali e
riciclati.
Ambedue i sistemi sono
completamente autoportanti, smontabili e riciclabili. La tecnologia semplice e
a basso costo dei due sistemi costruttivi, rende possibile la costruzione da
parte di persone prive di una specifica professionalità. I diversi momenti di
costruzione caratterizzati spesso da gesti iterativi e ripetitivi permette di
coinvolgere non solo adulti ma anche ragazzi in età scolare.
Per garantire alla struttura abitativa la giusta
flessibilità e resistenza (alla rottura e alla trazione) la cupola sarà costruita con aste di legno delle dimensioni massime di
120 centimetri di lunghezza e un diametro di 3/5 centimetri. La struttura
reciproca si sviluppa per triangoli garantendo la stabilità e la
indeformabilità dell’insieme mentre il sistema di unioni con fascette
metalliche permetterà alla cupola di adattarsi alla morfologia dell’albero.
La struttura reticolare sarà rivestita da due
strati di teli. Uno strato esterno formato da teli impermeabili (provenienti
dal riciclo di vecchi teloni di furgoni, di vele di barche dismesse, o da tende
da sole) e il secondo collocato internamente formato da stoffe naturali
traspiranti (cotone). Il rivestimento formato da spicchi facilmente gestibili
per dimensione e forma, sarà unito alla struttura a mezzo di bottoni
automatici.
Il solaio realizzato con tavolato in legno avrà
la forma di un poligono a 12 lati. Le dimensioni sono assimilabili a quelle di
una circonferenza con un diametro di 3,20 m, per una superficie approssimata di
8,00 m2.
La tensegrity avvolgerà interamente il tronco
senza gravare sulla struttura dell’albero e verrà correttamente ancorata a
terra. La tensegrity sarà costituita da 6 o 10 aste di legno di circa 4,00 m di
lunghezza per una sezione di 6/8 cm (il numero preciso delle aste così come la
loro lunghezza e il loro spessore dipenderanno dall’albero). Gli elementi
compressi in legno saranno tenuti tra loro all’interno di una rete tesa di cavi
risolvendo così al proprio interno tutte le relazioni di forza.
Grazie alle loro caratteristiche geometriche e
strutturali, i due sistemi costruttivi - nonostante la loro estrema leggerezza-
sono in grado di sopportare carichi molto elevati conferendo uno spazio aperto
e flessibile, senza l’uso di travature o altri elementi pesanti.