31 dic 2012

Diseño de la instalación 20 años ASF España


En ocasión de la exposición que celebraba los 20 años de actividad de la ONG Arquitectos Sin Fronteras España, hemos realizado una instalación en la sala Picaso del Colegio de Arquitectos de Cataluña a Barcelona. Y como hemos comentado en el post anterior “Expo 20 añosArquitectos Sin Fronteras”, el objeto principal de la instalación se ha planteado como un NIDO. Este define el espacio y es la pieza central, el hilo conductor de la instalación.


A una fase inicial que ha permitido definir el nido como concepto ha seguido el trabajo en grupo del diseño y la experimentación para llegar a su realización y construcción. Este proceso de creación ha pasado por diferentes fases desde la definición de los materiales, la configuración morfológica del espacio, hasta la definición del proceso constructivo.



En el diseño de la instalación hemos tenido claro, desde un principio, que el espacio no tenía que representar un condicionante formal. Hay una intención muy clara de integrar la guía de techo parcialmente electrificada como parte de la estructura que planteamos, como también alejarnos de los elementos verticales. El objetivo era crear un espacio integrado en el recinto pero que, al mismo tiempo, tuviese un carácter independiente en relación al resto de elementos. Así como un nido en la naturaleza, el nido de la instalación se adapta y optimiza el espacio de la sala.

27 nov 2012

Argentina - Anno 2006


(Dedicato ad EqualogicaLab) 

Queste sono alcune righe che per caso ho ritrovato ieri sera in un vecchio quaderno. Raccontano il mio primo viaggio in Argentina. Le trascrivo così come le ho trovate, anche perché alcune cose non le ricordo più e non sarei in grado di raccontarle diversamente.
Sono righe che risalgono al 2006 e la situazione in Argentina e in Europa era diversa e sono righe scritte da una persona sei anni più giovane con sei anni di esperienza in meno, nata e cresciuta nel nord del mondo ed entusiasta di un viaggio lungo e della piccola creatura costruita.
Le foto, invece, raccontano il ricordo della stessa storia.


"Ora vi racconto la storia di una parte di mondo dove tutto funziona al contrario, per cui capita di vedere la luna con la gobba in giù e Orione con i piedi in su.
Di una parte di mondo dove le contraddizioni sono molte e succede che un quartiere povero è coloratissimo e uno ricco è grigio e triste.
Vi racconto la storia di un Paese dove è possibile arrivare sulle nuvole senza staccare i piedi da terra. Dove le montagne hanno sette colori e il cielo è di un unico blu intenso. Dove la gente è cordiale, dagli occhi ricchi di ricordi e sofferenze. Dove le tradizioni si mescolano senza lasciare spazio a nulla di autentico ma dando una nuova autenticità a tutto.
Vi racconto la storia di un luogo dove la povertà si vede in ogni cosa, si respira, si tocca ma non si capisce, perché in realtà è un luogo molto ricco. Un luogo come l’Argentina anzi, una parte di Argentina.

24 ott 2012

Expo 20 años Arquitectos Sin Fronteras


Ayer hemos celebrado la inauguración de la exposición 20 años de actividad de la ONG Arquitectos Sin Fronteras.  

La instalación se construye por un sistema morfogenético de cuerdas en fibras naturales tensadas que conforman el espacio de un NIDO , metáfora de la actividad de ASF.

El resultado es una tenso-estructura que se auto-organiza en el espacio de la sala dialogando con los demás elementos arquitectónicos. Una morfología orgánica en la cual se incorporan dos proyecciones: una que documenta la actividad de la entidad y otra más simbólica que amplifica el tejido de la estructura.

25 set 2012

A Trincomalee (Sri Lanka) una spiaggia per passeggiate infinite e incontri inattesi

Fotoracconto di un paesaggio complesso



Il desiderio inconscio è l’incontro con la natura incontaminata, con una spiaggia immensa e deserta. L’abbiamo trovata tra Uppuveli e Nilaveli.


















L'incontro però è avvenuto il giorno prima del ritorno verso l’interno. Il primo contatto con l’oceano sono state le solite cose: l’acqua, la sabbia, le barche, il rumore della risacca...

20 set 2012

I paesaggi della microeconomia


I sarti nelle strade del Tamil Nadu (India)


Proseguendo nel percorso avviato con il post del 7 settembre, vorrei documentare/rappresentare le forme della microeconomia, i modi di essere nella città, o meglio nella strada, di numerosi soggetti interrelati tra loro.

Rimandando ad una successiva riflessione la molteplicità tipica dei mercati nelle diverse realtà economiche e culturali, un primo elemento di attenzione è l’occupazione spontanea dello spazio da parte degli operatori. A volte l’occupazione ha bisogno di strutture minimali (ovviamente auto-costruite), altre volte si limita all’occupazione del suolo. La diffusione e la presenza costante di questi sistemi apparentemente deboli ne dimostra il radicamento e l’importanza rispetto alle realtà economicamente marginali (che però riguardano la stragrande maggioranza della popolazione mondiale). Viene il sospetto che siano i nostri strumenti di osservazione ad impedire una comprensione di questi fenomeni, capace di andare al di là delle apparenze.

Soluzioni per il commercio spontaneo in Kenia (2005)

15 set 2012

Sistemi cellulari di cavi – Tensostrutture ispirate ai tessuti cellulari

Tagliare i cavi , unirli tra loro, formare una rete, tenderla tra almeno tre punti, osservare la forma. Sono queste le operazione principali che hanno guidato la ricerca sui sistemi cellulari di cavi.

Usare i modelli fisici come strumento di ricerca significa lasciare spazio alla sperimentazione, farsi guidare dalla gestualità, valorizzare le intuizioni scaturite dalla lavorazione del materiale. Lo studio sui sistemi cellulari di cavi ruota principalmente attorno a due temi: l’osservazione dei tessuti cellulari per la formulazione del modello tecnologico e la ricerca della forma (finding form) attraverso la manipolazione  del materiale.

Tensostruttura ispirata al sistema dei tessuti cellulari

10 set 2012

Persone e innovazione tecnologica


Oggi ho ricevuto una mail. La leggo e la rileggo:

“(…) l’innovazione tecnologica è innanzitutto un fatto singolo e puntuale. Ma un miliardo di persone non le raggiungerai mai se non le guardi tutte insieme. Allora hai bisogno di cose orizzontali …”

Nell’ultima settimana ho girato molto sul web, ho la mente piena di immagini e di considerazioni che ho bisogno di fissare, penso che questa frase possa essere una chiave di lettura. Una delle tante, però!

Penso:

Torre David, Caracas.
Dekalb Market, Brooklyn.
Boom Festival, Idanha-a-Nova, Portugal.


7 set 2012

In The Streets of Tamil Nadu: The Female Microeconomics



Several casual meetings with moments & places, private & public, intact & hybrid, past & future, tradition & innovation.

The way in which the people work in the street tells their specific needs. Tamil women organize and shape the public space just selling flowers or leaves. What structure or project, which would be able to enhance their presence?



31 ago 2012

Staccionate di Foglie di Palma in Sri Lanka

Viaggiare in un isola tropicale come lo Sri Lanka è senza dubbio un'esperienza interessante da tanti punti di vista... culturali, architettonici, naturalistici, etc. Ma la maggior sorpresa è stata la scoperta delle Palme, per semplice che possa sembrare. Sono delle piante che per la loro tipologia non mi avevano mai convinto molto. Sembravano eccessivamente alte e magre (tipo modelle anoressiche) spesso utilizzate per ricordare scenari esotici e piantate in lughi non sempre adatti alla loro crescita.

Spiaggia di Uppuveli (Trincomalee) nella costa orientale.

15 lug 2012

Serre autocostruite con finestre riciclate.


Circa un anno fa sono andata a visitare un amico che vive a a Santa Maria de Corcó (L’Esquirol) un piccolo paese nella comarca di  Osona in provincia di Barcellona. In una passeggiata mi ha fatto scoprire queste serre autocostruite dai propietari per proteggere l’orto dal freddo inverno.



























12 lug 2012

Footprints and Roots


An experimental story with the eyes of the others that cross moments and places of the immagination to reach the nature creativity (bio-inspiration).

The sharing of movies, images and musics, available on the web, generates impossible travels in the space and time. From the virtual visit of Sri Lanka to the suggestion of the rainforest, the ruins of an ancient world and the meeting with a new misticism, the arrogance of nature (during the centuries) and the imagination of new landscapes/architectures.



1 lug 2012

Lo Stadio Olimpico di Kiev


Molto probabilmente quello che si vedra’ dello Stadio Olimpico di Kiev sara’ molto poco. Di sicuro le telecamere inquadreranno dall’alto lo stadio illuminato e forse qualche scorcio della copertura si riuscira’ ad intravedere. Di sicuro nessuno guardera’ la finale per capire come e’ fatto lo Stadio Olimpico e come e’ stato riammodernato in occasione del Campionato Europeo 2012. Anche io mi concentrero’ di piu’ sull’immagine di una palla nell’area di rigore che sulla panoramica delle tribune che il regista fara’, magari alla ricerca di qualche bel volto da mostrare.
Ma sapere come e’ stato realizzato l’involucro che racchiude il vecchio Stadio, puo’ aiutare gli occhi piu’ attenti ed interessati, a cogliere qualcosa in piu’ nelle immagini della tv. 
Intanto se qualcuno riesce solo a percepire l’armonia che fa stare in piedi una membrana di PTFE/vetro, tenuta da dei semplici cavi di metallo e piloni d’acciaio, ha la possibilita’ di assaporare cosa c’e’ dietro ad una struttura che parla di tensione, compressione ed equilibrio.


Nella costruzione degli Stadi e’ cosi’, l’uso di Tensostrutture e’ naturale, quasi obbligato, perche’ e’ la geometria e la funzione dello spazio a dettare le sue regole. Uno spazio grande, che deve rimanere libero da costruzioni, puo’ essere ricoperto solo da una struttura cosi’ leggera da essere semplicemente sospesa. A fare l’identita’ di queste strutture sono le membrane, la rete di cavi, il disegno dei tralicci e dei puntoni. A rendere sempre piu’ facile l’utilizzo di queste strutture e’ la tecnologia e la sua innovazione.


30 giu 2012

Center for the elderly in Rikuzentakata


Personalmente nel presentare questo progetto avrei cercato di fare un fotomontaggio del center for the elderly in Rikuzentakata sul terreno completamente devastato dallo tzunami, a raccontare con una sola immagine il cuore dell’idea del progetto di Kengo Kuma, che è come raccontare la genesi: una sola foglia può rigenerare un mondo, e costruire un nuovo equilibrio tra uomo e natura.



In effetti, trovo molto interessante che a suggerire l’intreccio dell’involucro sia un elemento vegetale.  Certo sarà ancor più interessante vedere quale sarà la sequenza costruttiva che combinerà l’intreccio, quali gerarchie saranno scelte per organizzare la struttura, in che modo saranno risolti i vari nodi, per poter poi riparlare del centro in termini di elasticità, equilibrio, geometria, rispetto dell’ambiente,…

31 mag 2012

Strutture a gravità

In architettura la forza di gravità che esercita una attrazione della materia verso il basso è vista normalmente come un ostacolo. Si vogliono fare edifici sempre più alti capaci di sfidare la natura, che in questi casi è vista quasi come un nemico. Al contrario troviamo esempi capaci di dialogare con le dinamiche naturali e di sfruttare la forza di gravità in modo da creare forme e morfologie efficienti.

Tra i più conosciuti ci sono le opere realizzate da Antoni Gaudí che utilizza la catenaria per trovare la forma dei suoi edifici. Tessendo nello spazio le corde, cui appende differenti sacchetti, A. Gaudí ottiene una trama in cui le forze si distribuiscono in funzione della gravità. Rigirando l’immagine del modello e applicando un adeguato parametro di correzione tra il peso dei sacchetti e la struttura a scala reale ottiene una forma dove il materiale è utilizzato in modo efficiente, portando al limite le sezioni strutturali. Nelle sue opere A. Gaudí utilizza mattoni e pietre mentre il modello della catenaria a gravità funziona a trazione, però permette definire la distribuzione delle forze e una volta girato può essere applicato a materiali resistenti a compressione.

Struttura generata con il programma Cinema 4D applicando la forza di gravità a una maglia appesa.

30 apr 2012

Equalogical Lab al Tool fair di Roma _Tecnologie facili : nuovi strumenti per l’abitare sostenibile

Equalogical lab presenta "Tecnologie facili : nuovi strumenti per l’abitare sostenibile".
Domenica 6 maggio 2012 dalle  14.00 alle 17.00 Presso la Città dell' altra economia.

Il laboratorio vuole essere la simulazione di un vero e proprio intervento di autocostruzione, dando la possibilità ai partecipanti di sperimentare in prima persona la costruzione di un prototipo con tecnologie a basso impatto ambientale.
Si realizzerà un modulo in tensegrity per un rifugio temporaneo.
Le tensegrity sono strutture formate da elementi resistenti alla compressione all’interno di una rete tesa di cavi. Offrono un ottimo comportamento strutturale perché il sistema risolve al proprio interno tutte le relazioni di forza, non ha quindi bisogno di fondazioni nel terreno per trovare stabilità.
Durante la prima parte della giornata verranno presentate le attività svolte in differenti contesti, al fine di sottolineare la relazione tra luogo - costruzione – abitanti; successivamente verrà illustrata la tecnologia prescelta, per fornire le nozioni di base per la costruzione del manufatto.
La parte centrale del laboratorio sarà dedicata alla realizzazione del prototipo, dalla preparazione degli elementi necessari, al montaggio, fino al rivestimento della struttura con materiali di riciclo.
 

Per informazioni ed iscrizioni :
http://www.cemea.eu/tool-fair-open/

http://equalogical.blogspot.it/
equalogical.lab@gmail.com


Dove siamo:
Domenica 6 maggio 2012 dalle  14.00 alle 17.00 Presso la Città dell' altra economia

4 mar 2012

Explorant el Fora de Camp de la Imatge – powered by Pecha Kucha

Il passato 23 di febbraio, il gruppo Equalogical Lab è stato presentato nell'evento "Explorant el Fora de Camp de la Imatge" organizzato dall' Agrupació Arquitectura i Sostenibilitat del COAC (Col·legi d'Arquitectes de Catalunya). 

L'eveto esplorava il formato della presentazione Pecha Kucha: 20 immagini, 20 secondi per immagine per un totale di 6' 40" in cui parlare delle noste esperienze e il nostro modo di vedere l'architettura. A continuazione lasciamo il video della presentazione...


video by auscatalunya


Inoltre ringraziamo la Agrupació AuS organizzatrice dell'evento e gli altri partecipanti per aver condiviso questa l'esperienza.

Potete vedere le altre presentazioni partecipanti in: 
http://vimeo.com/user10144432/videos

ECO + EQUO: La nostra filosofia


Autocostruzione
Per permettere la condivisione e partecipazione più ampie possibili delle conoscenze e dei risultati attesi





Per trovare strada facendo margini di sperimentazione sui materiali e sulle tecniche



Per tenere insieme dall’ideazione all’opera realizzata compresi tutti i relativi passaggi intermedi


Leggerezza
Riducendo il peso dei materiali e della costruzione attraverso strutture basate sulla tensione




Controllando quantità e qualità delle risorse rinnovabili utilizzate e dei materiali riciclati



Valorizzando la potenziale autorganizzazione dei reticoli, dei tessuti e della sistematica ripetizione di elementi simili


Natura
Intesa come fonte infinita di ispirazione per le soluzioni geometriche e strutturali adottate dagli organismi viventi




Rispettata nelle sue dinamiche evolutive e nella sua capacità di rigenerazione per garantire la sostenibilità degli interventi



Capace tanto di dare la vita quanto di provocare catastrofi da affrontare con tecnologie solidali appropriate


Persone
Interessate o coinvolte a vario titolo nel processo di progetto, realizzazione, manutenzione e uso degli interventi



Collettivamente responsabili della equità (o meglio della moralità) nell’impiego delle risorse ambientali



Impegnate nel contrasto ai fattori di disequilibrio, disagio e ingiustizia economica e sociale


9 feb 2012

Pubblicazioni

“Hábitat social, tecnología y desarrollo sustentable” in Arquitectura supplemento mensile del giornale Los Andes , Mendoza Argentina. Venerdì 31 ottobre 2008.